Ripubblichiamo questa trascrizione del dialogo che sarebbe avvenuto tra Alexander Prokhorenko, militare delle forze speciali russe “Spetsnaz” circondato dalle forze dell’ISIS in Siria. Porokhorenko, vistosi senza vie d’uscita, richiede che la postazione in cui si trovava sia bombardata prima di cadere nelle mani del nemico: e lo fa sapendo che comunque, se fosse stato catturato, non solo sarebbe stato ucciso, ma la sua dignità umana sarebbe stata calpestata dall’ISIS.
Il dialogo è stato diffuso in Internet, siamo stati i primi a reperirlo da diverse fonti attraverso il nostro sito di monitoraggio world in war e a darne un resoconto: pur mantenendo il condizionale, infatti non siamo in grado di controllarne l’autenticità. Esso comunque appare plausibile ed è rappresentativo della situazione di violenza brutale generata dal terrorismo dell’ISIS.
Questo dialogo ha fatto il giro del mondo, è stato ripreso da media nazionali e internazionali, sopratutto da analisti militari statunitensi: anch’essi hanno ritenuto plausibile il testo, in molti casi hanno manifestato la loro ammirazione per l’atto del loro collega russo e hanno espresso le loro condoglianze alla sua famiglia.
Il comportamento dell’ufficiale russo è stato eroico.
Il sostegno che ha ricevuto da tanti ufficiali, anche di alto grado, di altri Paesi dimostra come in reazione al comportamento selvaggio dell’ISIS di fatto si stia concretando un comune sentire trasnazionale che va al di là degli espliciti accordi tra Governi.
Ecco l’ultima trasmissione di Alexander Prokhorenko, il 19 marzo 2016:
Prokhorenko: “Sono circondato, ripeto sono circondato”.
Comando: “Ripetere e confermare”.
Prokhorenko: “Mi hanno scoperto, ci sono spari dappertutto, sono circondato, chiedo immediata evacuazione”.
Comando: “Richiesta di evacuazione ricevuta”.
Prokhorenko: “Vi prego, in fretta, sono a corto di munizioni, non posso tenere a lungo. Vi prego fate in fretta”.
Comando: “Confermato, tienili lontani, rispondi al fuoco, stai in sicurezza, il supporto aereo è in arrivo, dai le tue coordinate”.
Prokhorenko: < dà coordinate >.
Comando: < il comando ripete le coordinate>: “Conferma”.
Prokhorenko: “Confermo, prego fate in fretta sono a corto di munizioni, mi hanno circondato, bastardi”.
Comando: “12 minuti per l’evacuazione, torna nel perimetro sicuro, ripeto torna nel perimetro sicuro”.
Prokhorenko: “Sono vicini, sono circondato, questa può essere la fine, dite alla mia famiglia che li amo”.
Comando: “Torna alla linea verde, continua a rispondere a fuoco, l’aiuto è in arrivo. Attendi il supporto aereo”.
Prokhorenko: “Negativo, sono circondato, ci sono un sacco di bastardi”.
Comando: “10 minuti, torna alla linea verde”
Prokhorenko: “Non posso lasciare la posizione. Mi hanno circondato e si avvicinano. Vi prego sbrigatevi”.
Comando: “Procedi verso la linea di estrazione, ripeto linea verde, linea verde. Vai nella zona sicura”.
Prokhorenko: “Negativo, non posso. Sono ovunque, è la fine. E’ la fine. E’ la fine…richiedo attacco aereo sulla mia posizione. Dite alla mia famiglia che li amo e che sono morto combattendo per la patria. Eseguite l’attacco, vi prego”.
Comando: “Negativo, ripiega sulla linea verde, questo è un ordine”.
Prokhorenko: “Non posso. Comandante, sono circondato. Sono ovunque, non voglio che mi prendano, faranno scempio di me e della mia divisa. Vi prego fatemi morire con dignità e che possa portarmi dietro questi bastardi. Vi prego è la mia ultima volontà, io sono già morto. Vi prego, non posso resistere a lungo”.
Comando: “… Alexander …conferma la richiesta”.
Prokhorenko: “Mi hanno ormai raggiunto, non ho più munizioni. Grazie comandante, dite alla mia famiglia che li amo, che ho lottato fino alla fine. Vi prego, prendetevi cura della mia famiglia, vendicate la mia morte, vendicatemi. Addio comandante, dite alla mia famiglia che li amo.”
Comando: “….”
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