Può un apporccio progettuale di stampo razionalista assumere connotazioni compatibili con i diversi caratteri nazionali? Forse sarebbe meglio parlare di genius loci, dal momento che addentrarsi in un tema spinoso come quello del carattere nazionale è forse troppo complesso.
La produzione di Javier Artadi, architetto peruviano, è ben nota a livello internazionale. E tra le sue opere risalta con vigore archetipico la casa sulla spiaggia Las Arenas, a Lima (Perù). Un disegno la cui semplicità parla di una delicatezza silente, un poggiarsi con accortezza sull’erba come per sfuggire alla gravità, come per non lasciare impronte sul terreno.
Il costruito resta come una cornice che apre vuoti in cui aria e luce circolano assumendo il colore bianco come forma di un’assolutezza astratta.
Certo, non è specifica del genius loci: è l’universale dell’abitare misurato e aperto alla contemplazione. L’edificio diviene luogo da cui osservare il panorama, e lo si guarda come postazione dalla quale apprezzare l’intorno, come sito che nella sua alterità raccoglie energie dal sito.
Un luogo delle relazioni, pura potenzialità di spazi ulteriori, momento di dialogo. L’armonia di proprzioni invita. Si sta nella casa per stare nel panorama. Che cosa mai ci può essere di meglio in architettura?
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