Riceviamo dall’Ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede e volentieri pubblichiamo di seguito questo testo che si riferisce a come qui in Italia la Repubblica taiwanese ha voluto celebrare i 110 anni trascorsi dalla rivoluzione con la quale nel 1911 Sun Yat-sen depose la dinastia Quing. Ricordiamo che Sun Yat-sen è stato un penstore educato nella cultura cristiana e colui che gettò le basi per il costituirsi di una Repubblica cinese modellata in parte sull’esempio dell’assetto costituzionale anticolonialista statunitense sorto a seguito della Rivoluzione del 1776.
“Riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità”. (“Fratelli tutti”).
L’Ambasciata della Repubblica di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede continua il suo cammino con i più bisognosi e celebra la sua 110ma Festa Nazionale implementando i valori dell’inclusione e della fraternità.
È con questo spirito che l’Ambasciata ha tenuto due eventi distinti per raggiungere i poveri e i senza fissa dimora a Palazzo Migliori e i giovani vulnerabili presso la Comunità Shalom.
Il primo ha avuto luogo il 7 ottobre, in presenza di Mons. Diego Ravelli dell’Elemosineria Apostolica. Oltre a condividere una cena taiwanese con i senza fissa dimora di Roma presso il rifugio di Palazzo Migliori, noto anche come il “Palazzo dei Poveri”, l’Ambasciata ha fornito ai bisognosi borsette con beni di prima necessità come cappellini di lana, sciarpe, mascherine chirurgiche e scatolette di tonno.
Il secondo si è tenuto l’8 ottobre presso la Comunità Shalom, un centro di riabilitazione situato a Palazzolo sull’Oglio, Brescia, che offre un ambiente sicuro per i giovani affetti da dipendenze legate all’abuso di sostanze per assisterli nel percorso di recupero. Una donazione del Governo di Taiwan è stata consegnata per sostenere il suo direttore, Suor Rosalina, nell’attuazione di un “Progetto di Riqualificazione dell’Ex Scuola Mirasole” per realizzare un edificio ad alte prestazioni energetiche al fine di ospitare la nuova scuola di “Arti, Mestieri e Innovazione Digitale” destinata ai giovani all’interno e all’esterno della comunità.
Durante la cerimonia, l’emozione ha preso il sopravvento quando gli oltre 300 ospiti hanno sorpreso l’Ambasciatore Lee e la sua delegazione con una toccante performance corale di “Tanti auguri” a Taiwan. “È stata una fantastica sorpresa che mi ha profondamente commosso”, ha dichiarato Lee, aggiungendo che “si è trattato di un bellissimo omaggio al mio amato paese”.
Secondo l’Ambasciatore Lee, dobbiamo ricordare il messaggio d’amore che è al centro del Vangelo, un amore che raggiunge tutti i nostri fratelli e sorelle vulnerabili, sottolineando i rapporti umani tra le persone, l’inclusione, l’integrazione e fornendo aiuto dove è più necessario.
Questo è il vero spirito e la visione del nuovo slogan “Friendly Taiwan” che riflettono l’impegno del paese ad aiutare chi è nel bisogno in qualsiasi parte del mondo e incarnano i valori e i principi dell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti .”
L’Ambasciatore Lee ha spiegato che, attraverso queste iniziative, l’amore e la compassione del popolo di Taiwan hanno oltrepassato i confini nazionali fino a raggiungere le persone colpite dalla povertà e dalla dipendenza per fare una piccola differenza nelle vite degli altri, così che avvertano l’amore e le attenzioni che li circondano.
Suor Rosalina, da parte sua, ha ringraziato Taiwan per il notevole sostegno fornito affermando che la donazione ha portato una ventata di speranza tra questi giovani. Ha poi annunciato l’intenzione di pregare la Beata Vergine Maria in questo mese di ottobre (dedicato al Santo Rosario) per invocare pace e protezione per il popolo taiwanese.
Don Gaetano, Vicario generale della Diocesi di Brescia, ha espresso apprezzamento per il gesto di solidarietà verso la comunità inviando le sue benedizioni al “Generoso popolo di Taiwan”.
Al termine, l’Ambasciatore Lee ha rivolto un ringraziamento speciale ai numerosi volontari e benefattori, tra i quali spiccano funzionari delle forze dell’ordine, giudici, giornalisti, architetti, ingegneri e impresari edili, per dedicare il proprio tempo e capacità per fare un servizio alla comunità e ha concluso complimentandosi per il prezioso lavoro svolto.
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